La progettazione del verde: mitigazione e adattamento per la valorizzazione del territorio e dello spazio urbano
22 Novembre 2024Progettare per la mobilità attiva: la bicipolitana – parte I
29 Novembre 2024Un percorso formativo che non è semplicemente un corso, ma un viaggio collettivo dentro le viscere vive dell’architettura sociale, un’esperienza che trasforma gli architetti in “tessitori urbani” capaci di ricucire le trame complesse dei territori contemporanei. “Festival dell’Innovazione Scolastica” – questo il titolo di un percorso che nasce nello IUAV di Venezia e dall’urgenza di ripensare gli spazi educativi non come contenitori neutrali, ma come organismi viventi, pulsanti, capaci di dialogare con i loro contesti. L’architetto diventa qui un etnografo del territorio, un antropologo degli spazi che non progetta dall’alto, ma ascolta dal basso. Come in un racconto corale, il corso si snoda attraverso tappe esperienziali che permettono di comprendere la scuola non come un edificio, ma come un dispositivo sociale complesso.
Il recupero architettonico diventa qui metafora di rigenerazione sociale. Non più ristrutturazione, ma ri-significazione. Ogni intervento sul costruito sarà un dialogo con la memoria dei luoghi, con le loro stratificazioni storiche e affettive. Un vecchio edificio scolastico non è solo un involucro da ammodernare, ma un racconto da ascoltare, da ri-narrare con sensibilità contemporanea. La sostenibilità ambientale non è un optional tecnologico, ma una grammatica relazionale. Gli architetti impareranno a leggere l’edificio scolastico come un ecosistema: i materiali locali, i sistemi di recupero energetico, le nature urbane diventano linguaggi di una nuova ecologia del progetto.
Un percorso che forma non architetti, ma “facilitatori spaziali”, capaci di attivare processi di comunità attraverso il progetto. Dove la scuola diventa un bene comune rigenerativo, un luogo di incrocio tra saperi formali e informali, tra generazioni, tra culture. Un viaggio formativo che restituisce all’architettura la sua più profonda vocazione: essere pratica di cura, di ascolto, di trasformazione sociale.
Crediti Formativi: 9 Professionali